A livello mondiale si stima che, al 2030, il 40% della popolazione mondiale vivrà in condizioni di stress idrico. Le cause sono identificabili da un lato nell’aumento della popolazione e della produzione alimentare da agricoltura irrigua per soddisfare un fabbisogno crescente, dall’altro nell’inquinamento e nell’impatto dei cambiamenti climatici.
Le analisi dell’Osservatorio della Community Valore Acqua mettono in evidenza che anche l’Italia è un Paese ad alta vulnerabilità climatica (al penultimo posto in Europa per capacità di adattamento ai cambiamenti climatici). È sempre più urgente dedicare alla gestione della risorsa acqua la massima attenzione e adeguate risorse (partendo anche da quelle messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).
Alla luce dei commenti molto positivi raccolti nelle prime due edizioni, The European House – Ambrosetti ha deciso di rendere permanente l’Osservatorio della Community Valore Acqua per l’Italia, giunto alla terza edizione dell’iniziativa.
Ad oggi, sono partner della Community A2A, ACEA, Acquedotto Pugliese, Celli Group, Hera, Iren, MM, SMAT, ANBI – Associazione Nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, Schneider Electric, SIT Group, Suez, SOTECO, RDR, Consorzio Idrico Terra di Lavoro, Brianzacque, Padania Acque, Maddalena, IWS, Fisia Italimpianti, SIAM, Alfa Varese, Irritec e Livenza Tagliamento Acque.
Complessivamente, ad oggi, la Community Valore Acqua rappresenta quasi 10 miliardi di Euro di fatturato (circa un terzo del ciclo idrico esteso), oltre 14.000 lavoratori, più di 164.000 km di rete idrica, servendo oltre la metà degli abitanti italiani.